E’ Nadêl dl êlbar

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Camerani scrisse la versione originaria di questo testo diversi anni fa, in italiano, assieme ai suoi allievi di prima elementare. Nella intervista rilasciata a Davide Pioggia in occasione delle registrazione della lettura Camerani ha raccontato così la genesi del testo: «Questo non è stato fatto, come si può pensare, per commuovere. Nacque dai testi che scrivevamo in prima, per Natale. Secondo il mio modo di impostare il lavoro la variazione dei punti di vista era una cosa che bisognava coltivare fin dalla prima. Un’idea era stata quella di parlare dell’albero di Natale, perché tutti avevano fatto l’albero di Natale. Allora dicemmo: “Facciamo finta che sia l’albero a raccontare”». Non era dunque nelle originarie intenzioni di Camerani o dei suoi allievi scrivere un brano «così drammatico», e questo risultato si è prodotto «perché cambiando il punto di vista poi devi andare avanti con razionalità. È come uno che scrive un romanzo: è lui che lo inventa, però una volta che è partito i personaggi hanno una loro autonomia».

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